Un evento digitale che riprende i temi condivisi nella prima edizione e li approfondisce. Un panel di studiosi, architetti, pianificatori che condividono la propria visione del futuro della città, stabilendo i presupposti per una nuova progettazione consapevole condivisa. Un’intervista speciale a Richard Sennett.
The City We Have in Mind 2
Dopo il primo incontro del 7 Maggio scorso, è emersa nettamente l’urgenza di tornare sulle tematiche centrali sollevate dal dibattito.
Oggi la curva pandemica sembra appiattirsi, o rallentare, fino a scomparire in alcune aree del mondo. Altrove, all’opposto, la crisi è intensa e ancora in piena espansione.
Se l’Unione Europea, come quasi tutti gli altri paesi del mondo, sembra decisa a lanciare un vasto piano di recupero dell’economia, non è ancora ben chiaro dove questi sforzi saranno esattamente rivolti. ‘The City We Have in Mind’, insieme ai temi discussi, potrebbe trovare un forte sostegno, in questo momento, grazie alla nuova attenzione del mondo della finanza su alcuni improrogabili cambiamenti strutturali, messi a nudo dalla crisi sanitaria.
Il tessuto urbano, la qualità interna degli edifici, la natura ‘addomesticata’ e il mondo naturale, le catene alimentari, il paesaggio agricolo, ebbene, tutti questi nodi appartengono alla stessa trama. Nel frattempo, il mondo rimane sotto la pressione del riscaldamento globale, i cui devastanti esiti si avvicinano rapidamente. Infine, non dimentichiamo che il COVID-19 non è scomparso. Probabilmente, il virus farà ritorno, nell’autunno, anche dove sembra essersi nascosto, quando le persone torneranno ad utilizzare molto di più gli spazi interni.
Bloccati in questo stretto e sconfortevole perimetro, allora, perché non provare insieme ad individuare cinque priorità, ovvero cinque immagini dalla città del futuro, in modo da influenzare l’utilizzo dei fondi per il recupero dell’economia che le Istituzioni Europee, e gli Stati, stanno per investire?
Durante la conferenza web che stiamo per organizzare per il 16 Luglio prossimo, dodici studiosi, architetti, pianificatori, proveranno a condividere la loro visione del futuro della città.