In ogni attività quotidiana, cerchiamo sempre il migliore equilibrio tra lo sforzo fisico e mentale richiesto, e il beneficio che ci aspettiamo. Questa ricerca incide sulle relazioni sociali, sulla nostra salute, nonché sull’efficacia della stessa attività. Com’è ampiamente dimostrato, l’architettura può migliorare, o peggiorare, questo equilibrio. Per questa ragione benessere mentale, fisico e performance sono naturalmente alleati.
Le scoperte realizzate nel mondo delle neuroscienze hanno prodotto oggi un’enorme conoscenza sul rapporto tra il sistema corpo-cervello e lo spazio nel quale siamo immersi. La coscienza di tutto ciò trasforma l’approccio al progetto dei luoghi nei quali passiamo il 90% del tempo della nostra vita. La scoperta di come le stesse strutture cerebrali siano attivate allo stesso modo quando vedono un’azione, quando la compiono o la ricordano, ha permesso di riconoscere come le emozioni siano coessenziali alle diverse interazioni cinematiche, tra corpo e forme architettoniche,
I sentimenti di fondo colorano la nostra vita, perchè grazie all’interazione multisensoriale del nostro corpo, dentro lo spazio architettonico, le emozioni emergono alla coscienza. E’ il progetto a dover scegliere con cura le giuste risposte alle attese emotive.