LECTIO MAGISTRALIS – MegaTrend
La città del desiderio
15 settembre 2021, 17.30
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Quando parliamo di desiderio pensiamo immediatamente ai piaceri della carne, o a quelli strettamente legati alla soddisfazione personale, o lavorativa. Difficilmente associamo l’Eros all’architettura o al contesto in cui ci troviamo. Eppure, lo spazio è protagonista quanto noi delle dinamiche sottese dai nostri desideri perché è stato loro generatore, e memoria.

L’essenza dei desideri non è, infatti, un mero concetto astratto, ma è prima di tutto una sensazione fisiologica che ricerchiamo portando a compimento un’esperienza, materializzandola così come espressione corporea.
Anticipando prima, ed innescando poi la Rivoluzione Neolitica, gli spazi artificiali rappresentano, secondo l’ipotesi di Gobekli Tepe, la solidificazione di schemi mentali di interazione primordiale tra movimento del corpo e l’ambiente in cui questo è immerso. L’architettura nasce come pietrificazione di sentimenti, e dei rituali collettivi nei quali questi vengono custoditi.

È di questo legame indissolubile che unisce lo spazio architettonico ai desideri
che si occuperà l’architetto Davide Ruzzon il prossimo 15 settembre alla serie di Lectio Magistralis organizzata dalla fisica e giornalista Silvia Camisasca per la piattaforma virtuale di elearning Skilla.

Il ciclo composto da dieci eventi trasmessi in remoto, cui hanno preso, o prenderanno parte, professionisti del panorama nazionale o internazionale quali Salvatore Majorana, Roberto Battiston, Luca Dal Fabbro, Michela Marzano, Letizia Mencarini, Tiziana Catarci, Stefano Scarpetta, Claudia Segre e Luisa Torsi,
è dedicato alla comprensione dei grandi scenari economici, geopolitici, ambientali, demografici, urbanistici e sociali e alle dinamiche che questi sottendono.

La lezione di Davide Ruzzon, dal titolo “La città del desiderio”, si inserisce nell’ambito della neuro-architettura, sottolineando l’intenso e continuo scambio che intercorre da secoli tra lo spazio costruito e i desideri più reconditi.

Se si ha voglia di approfondire quali siano questi legami, e, soprattutto, di sapere in che modo la città e l’architettura potrebbero dare forma al desiderio, liberandolo dalle costrizioni in cui spesso è stato relegato, non vi resta che seguire l’evento.