Scuole innovative. I nuovi paradigmi dell'Embodiment - Scuole innovative 02

Scuole innovative. I nuovi paradigmi dell’Embodiment

Consapevolezza e pensiero, come ricorda lo storico dell’architettura Harry Francis Mallgrave,

«sono fondamentalmente incarnati, nel senso che gli aspetti importanti della nostra attività percettiva e concettuale coinvolgono aree sensori-motorie relative ai nostri movimenti e alla consapevolezza corporea».

Zambelli 2021, p.28

Questo significa che l’apprendimento, e le altre attività cognitive superiori, non possono prescindere dal coinvolgimento del corpo e dello spazio in cui questo si trova ad agire.  

Come sostiene il Professore di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Macerata Filippo Gomez Paloma

«lo spazio architettonico, inteso come ambiente percettivo e interattivo del e per l’essere umano rappresenta un’estensione del corpo umano. […] Spazio architettonico e corpo hanno forti e profondi legami, un’interazione reciproca che si giustifica proprio a livello neuro-fenomenologico».

Gomez Paloma 2019, p.16

La nuova pedagogia, dunque, e questo la pedagogista Maria Montessori lo aveva già intuito agli inizi del secolo scorso, richiede da un lato, un approccio didattico che tenga conto di un apprendimento fondato sull’uso del sistema mente-corpo e del suo movimento nello spazio, di un apprendimento incarnato quindi, e dall’altro, ambienti educativi in grado di supportarlo e di favorirlo.

L’evoluzione della progettazione architettonica, scrive Emma Buondonno, architetto e Professore di Composizione del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli,

«non si raggiunge soltanto attraverso il miglioramento della qualità dell’ambiente nel senso più ampio del significato, ma soprattutto se attraverso l’architettura sarà possibile plasmare e accrescere le capacità delle persone per una vita arricchita di valori e di benessere che siano essi giovani, donne, bambini, abili diversamente e anziani in un senso di comunità sempre più esteso».

Gomez paloma 2019, p.54

È su questi presupposti che Filippo Gomez Paloma, Marco Borrelli, ricercatore Universitario del Dipartimento di Architettura dell’Università Vanvitelli, ed Emma Buondonno, hanno avviato un Corso di formazione per le scuole innovative impostato sui principi dell’Embodied Cognition Design.

Questo co-workshop ha coinvolto diversi istituti scolastici e prodotto una serie di ricadute progettuali, confluendo nel 2019 nella pubblicazione di un libro dal titolo “Scuole Innovative. Embodied Cognition Design come paradigma dei nuovi spazi scolastici”.

Il libro oltre a ripercorre le tappe di questo cammino di formazione e riportare i risultati ottenuti in termini progettuali e teorici, restituisce una visione generale della storia degli spazi scolastici, della legislazione che li ha normati, dei principi pedagogici e degli studi neuroscientifici alla base di neuro-didattica ed embodiment, e si interroga su quale sia il possibile futuro degli spazi educativi.

Per approfondire:

Filippo Gomez Paloma, Marco Borrelli, Emma Buondonno, (a cura di), Scuole innovative. L’Embodied Cognition Design come paradigma dei nuovi spazi scolastici, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2019

Scuole innovative. I nuovi paradigmi dell'Embodiment - 9788833652221

Bibliografia

Fogassi 2019 – Leonardo Fogassi, Raniero Regni, Maria Montessori e le neuroscienze. Cervello – Mente – Educazione, Fefè Editore, Roma 2019;

Gomez Paloma 2020 – Roberto Vanacore, Filippo Gomez-Paloma, Progettare gli spazi educativi. Un approccio interdisciplinare tra architettura e pedagogia, Anicia Editore, Roma 2020;

Gomez Paloma 2019 – Filippo Gomez Paloma, Marco Borrelli, Emma Buondonno (a cura di), Scuole innovative. L’Embodied Cognition Design come paradigma dei nuovi spazi scolastici, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2019;

Rivoltella 2012 – Pier Cesare Rivoltella, Neurodidattica. Insegnare al cervello che apprende, Raffaello cortina Editore, Milano 2012.