L’articolo 32 della Costituzione Italiana recita così:
Questo concetto viene ribadito anche dall’articolo 35 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali dell’Uomo secondo cui
Spesso, però, quando si parla di salute ci si riferisce prevalentemente al diritto ad accedere alla sanità o a tutte quelle misure dirette che possono favorire il benessere psichico e fisico di una persona e ci si dimentica degli interventi indiretti.
Si stima che trascorriamo il 90 per cento della nostra vita all’interno di ambienti artificiali per cui l’impatto che questi spazi hanno sul nostro benessere non può essere trascurato. La qualità dell’ambiente costruito, infatti, è un tassello fondamentale per la costruzione di un vero diritto alla salute.
Le neuroscienze stanno fornendo un contributo sostanziale all’architettura, aiutandola a riappropriarsi delle emozioni e dei desideri e a trovare la strada verso la progettazione di luoghi e non più di spazi asettici e alienanti.
È su questi temi che si è espresso l’architetto Davide Ruzzon durante l’intervento per il Laboratorio Territoriale – Luoghi che curano organizzato dalla Fondazione per l’architettura / Torino il 16 marzo a Cuneo, nell’ambito del percorso sperimentale Well Impact: Cultural Wellbeing Lab promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Al seguente link potrete trovare maggiori informazioni sulle iniziative promosse dalla Fondazione compagnia San Paolo: