Architettura e Neuroscienze. Meglio prevenire che curare - Well Impact

Architettura e Neuroscienze. Meglio prevenire che curare

L’articolo 32 della Costituzione Italiana recita così:

La repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Questo concetto viene ribadito anche dall’articolo 35 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali dell’Uomo secondo cui

Ogni individuo ha il diritto di accedere alle cure sanitarie preventive e il diritto a beneficiare di cure mediche trattamento alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Un alto livello di umano la protezione della salute è assicurata nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche dell’Unione e attività.

Architettura e Neuroscienze. Meglio prevenire che curare - IMG 20220316 103625

Spesso, però, quando si parla di salute ci si riferisce prevalentemente al diritto ad accedere alla sanità o a tutte quelle misure dirette che possono favorire il benessere psichico e fisico di una persona e ci si dimentica degli interventi indiretti. 

Si stima che trascorriamo il 90 per cento della nostra vita all’interno di ambienti artificiali per cui l’impatto che questi spazi hanno sul nostro benessere non può essere trascurato. La qualità dell’ambiente costruito, infatti, è un tassello fondamentale per la costruzione di un vero diritto alla salute.

Architettura e Neuroscienze. Meglio prevenire che curare - IMG 20220316 110056 1

Le neuroscienze hanno rivelato questo aspetto: la fragilità delle costruzioni. Una fragilità che si ripercuote sugli uomini, producendo stress e fatica mentale, e fiaccando la naturale pro-socialità degli individui. Le emozioni sono scomparse, e con queste il desiderio. La flessibilità dello spazio ha cancellato traccia delle interazioni per favorire solo le metriche economiche. Lo spazio rimane solo superficie, non luogo.

Davide Ruzzon

Le neuroscienze stanno fornendo un contributo sostanziale all’architettura, aiutandola a riappropriarsi delle emozioni e dei desideri e a trovare la strada verso la progettazione di luoghi e non più di spazi asettici e alienanti.  

È su questi temi che si è espresso l’architetto Davide Ruzzon durante l’intervento per il Laboratorio Territoriale – Luoghi che curano organizzato dalla Fondazione per l’architettura / Torino il 16 marzo a Cuneo, nell’ambito del percorso sperimentale Well Impact: Cultural Wellbeing Lab promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Architettura e Neuroscienze. Meglio prevenire che curare - IMG 20220316 WA0024

Al seguente link potrete trovare maggiori informazioni sulle iniziative promosse dalla Fondazione compagnia San Paolo: