Tuned

TUNED influisce positivamente sulla percezione e quindi sulle attività degli utenti.
Di seguito alcune delle ricerche che ne hanno misurato i risultati economici.

Luce naturale e vegetazione sono due componenti del progetto. Le ricerche citate indicano come gli effetti possono essere potenziati da una progettazione che lavori su tutti i livelli, traducendo schemi di movimento del corpo umano in una percezione dinamica.

La sintonia emotiva così prodotta viene rafforzata, proprio perché regolata in modo più fine sulle attese di fondo delle persone, nel corso delle diverse attività.

Architecture, Neuroscience and Economics Il valore economico di un progetto centrato sull’uomo

Luce naturale e vegetazione sono due delle componenti che il progetto regola di norma. Le ricerche riassunte per tipologie, che vengono citate nel testo a seguire, descrivono come gli effetti regolativi sulla fisiologia, prodotti dalla gestione di soli due fattori, possano essere potenziati da una progettazione coerente che lavori su tutti i livelli compositivi: prossemica e relazioni topologiche delle unità ambientali di progetto, geometria, ritmo visivo, colore, texture, materiali e acustica. La realizzazione di un progetto concepito come traduzione di schemi di movimento del corpo umano, introduce nella percezione la dimensione dinamica tipica del mondo naturale. La regolazione emotiva così prodotta ne risulta rafforzata, proprio perché regolata in modo più preciso sulle attese di fondo delle persone nel corso delle diverse attività, come abitare, lavorare, partire, curare, apprendere, acquistare, incontrare.

Uffici

Stephen Kellert 2008. Analizza le richieste più frequenti dei lavoratori all’interno dello spazio di lavoro: 1. Bisogno di cambiamento nello spazio (temperatura, aria, light, etc) 2. possibilità di agire sullo spazio e di registrarne i cambiamenti 3. stimoli dinamici e stimolanti (spazio stagnante produce stress) 4. gestione individuale di un territorio favorisce identità, sicurezza e protezione 5. vista sull’esterno

Esiste un rapporto diretto tra incremento dell’uso dello smart phone e la crisi della capacità di attenzione, con conseguente aumento dello stress e dei danni cardiovascolari. Uno spazio stimolante e dinamico favorisce l’attenzione nelle fascie orarie dove necessità, e anche il mind wondering nei momenti di relax, quando il cervello deve produrre la sintesi delle esperienze, quando sedimenta e passa i ricordi marcati dalle emozioni nel magazzino della memoria lunga.

Amministrazione Università dell’Oregon 2011 di Ihab Elzeyadi ( Scuola di Architettura dell’Università dell’Oregon ) 10% riduzione assenteismo

Peter Kahn e altri 2008 Tre gruppi di trenta persone ognuno. Test: tempo di recupero del battito cardiaco normale dopo uno leggero stress. 3 ambienti diversi: scenario naturale, stesso scenario su schermo HD e muro di un edificio interno. La vista della natura recupera più velocemente. Lo studio suggerisce che la riduzione della fatica mentale aumenta in condizioni di attenzione e produttività.

La dimensione dinamica della natura, di flusso, è fondamentale: uno spazio stagnate ed immobile riduce fortemente il coinvolgimento emozionale delle persone. Il movimento viene associato nello studio con i sensi umani, con tutti e non solo con la visione.

USA Bureau of Labor Statistics (2011) _ Mind Wondering o Presenzialismo. Riduzione dell’efficienza lavorativa può essere causata da sonnolenza, mal di testa, freddo, aria secca legati alla cattiva qualità dell’aria. Il fenomeno causa una perdita di 938 dollari per anno per persona nel settore privato e 1250 nel settore pubblico. Luce naturale, vista esterna, spazio dinamico e presenza della natura riduce fatica mentale, stress e aumenta livello di attenzione. Assenteismo e Presenzialismo Il Bureau del lavoro USA stima che i due fenomeni incidano per il 4% in totale sul costo di una azienda pubblica o privata.

Municipio di Sacramento Area Gestione dei servizi, Call Center. Lisa Heschong e Vivian Loftness 2003-2008 , nelle ricerche sviluppate rilevarono una differente performance lavorativa tra due gruppi di centralinisti: uno rivolto sulla grande vetrata verso il giardino e un secondo rivolto verso l’interno. Il primo gruppo lavorava le chiamate con una ìvelocità media più elevata del 6/7 % rispetto al secondoì. Il costo annuale per persona era di 2990 dollari. Con un investimento di 1000 dollari per persona, calcolarono, in quattro mesi avrebbe fatto pareggio e poi aumentato produttività e riduzione dei costi elettrici di illuminazione.

Vivian Loftness in un altro studio del 2007 dimostrò come lo spazio stagnante e poco coinvolgente possa contribuire a portare dipendenti di aziende a lasciare il posto di lavoro. Il costo per la sostituzione venne stimato dalla Loftness in 25.875 dollari per un’azienda. Lo spazio che si prende cura della persona, che lo coinvolge emotivamente , è visto anche come un benefit aziendale che può fare la differenza nella capacità di attrarre le persone verso l’azienda che utilizza questi criteri per realizzare le proprie sedi.

Il caso della sede di Manhattan della Bank of America è paradigmatico: decisero di rivolgere il ì90% degli uffici sul parco, sul fiume e sui tetti verdiìproprio con lo scopo di creare un ambiente ideale ed attrattivo per i migliori talenti.

Julian Thayer nel 2010 realizzo uno studio per analizzare come l’ambiente di lavoro potesse incidere sui livello di stress e sulle malattie coronariche. Misurò i livelli di ormoni dello stress in due gruppi di lavoratori per scoprire che ambienti molto stagnanti, con poca luce e aria di cattiva qualità producevano livelli di ormoni dello stress e dolori craniali più elevati degli spazi ben illuminati, dotati con spazi dinamici. I costi per malattie coronarie in USA ammontano a 108 miliardi di dollari. Una parte di questi costi sicuramente deriva dalla cattiva qualità dello spazio architettonico.

Infine, il caso del 1978 della nuova sede di Amsterdam della ING Bank. Decisero di massimizzare l’uso della luce naturale, di creare spazi dinamici e di usare anche ambiti in cui integrare opere d’arte, area con acqua ed elementi vegetazionali. L’assenteismo nella nuova sede si ridusse del 15% con un risparmio di energia pari a 2.6 milioni di dollari per ogni anno. La nuova immagine della ING Bank corrispose anche ad una sua crescita nel mercato, diventando da quarta a seconda banca in Olanda, per peso economico.

Ospedali

Roger Ulrich 1984 – 46 interventi di colecistectomia, Pennsylvania tra il 1972 e il 1981, 23 pazienti ricoverati in camera con vista parco e 23 in camera con vista interna. I pazienti con vista parco ebbero quasi un giorno di ricovero in meno rispetto ai nove standard degli altri pazienti. >Minor numero di chiamate notturne e minor uso di analgesiciì. William Broowing calcola che con una spesa media di 5mila dollari giorno per ricovero, lo Stato per quei pazienti avrebbero potuto spendere in meno 115 mila dollari. La stessa percentuale di riduzione applicata alla media delle durate dei ricoveri potrebbe essere stimata in 0,5 giorni in meno per ogni intervento. Con una media annua di 45.000 interventi questo porterebbe ad un risparmio di 93.000.000 di dollari. L’adozioni di tecniche per incrementare il coinvolgimento emozionale degli utenti ha enormi vantaggi economici, oltre che sociali, quindi.

Beauchemin and Hays 1996 _ esaminarono 179 pazienti con disturbi bipolari e depressione, scoprendo come i loro ricoveri erano fortemente influenzati dall’orientamento delle camere e dalla disponibilità della luce naturale. La durata dei ricoveri in camera con luce intensa e mutevole ( 16,7) era di <2,6 giorni inferiore a quelli di pazienti curati in camera con luce da nord e molto ridotta in termine di intensità (19,5). Nel 2001 Benedetti approfondendo questa ricerca scoprì che la differenza saliva a 3,6 giorni di ricovero in camera illuminate dalla luce del mattino. Con un costo per giorno di circa 11.700 dollari per ogni ricovero potrebbero essere ridotti i costi di 42.120 dollari.

Nel 2005 Jeffrey Walch realizzò uno studio partendo dal lavoro pioneristico di Ulrich scoprendo che pazienti con camere esposte sulla luce del giorno, diretta e variabile nel corso della giornata, consumavano il 22% in meno di analgesici, dopo interventi di colecistectomia.

Nel 2008 Blair Sadler scoprì come la presenza di giardini pensili e di orti integrati nello spazio architettonico negli ospedali poteva ridurre lo stato di tensione e di stress, sia per pazienti che per lo staff e i visitatori. In condizioni di fatica mentale e di tensione lo sviluppo di dispositivi spaziali in grado di agire direttamente sulla dimensione pre-cognitiva producendo maggiore coinvolgimento sensoriale, è di grande efficacia.

Retail

Judith Heerwagen in uno studio del 1998 rilevò come spesso in modo involontario chi realizza centri commerciali utilizza l’innata ed ancestrale preferenza per il Savanna-like landscape per organizzare lo spazio dell’acquisto: gruppi arborei, spazi semi-aperti, rifugi dal sole, fonti d’acqua, controllo visivo diretto e visione multipla verso corridoi. Geneticamente siamo propensi a cercare nello spazio le condizioni apprese da circa 80 – 100 mila anni negli spazi della Savana africana dai quali tutti proveniamo. Spazi che ci permettono di proiettare programmi motori simili a quelli appresi in quel habitat si fanno sentire a casa.

In uno studio di Wolf del 2005, riportato da Broowing, vennero somministrate ad un gruppo di utenti di centri commerciali delle immagini fotografiche di tre ambienti diversi: una galleria con ampie alberature verdi, una passeggiata con arbusti bassi e sparsi e infine una priva di elementi vegetazionali. Al campione venne chiesto di valutare qualità visiva, qualità del punto vendita, frequenza e durata dell’esperienza e percezione del prezzo. Nel contesto con ampie alberature, che in parte nascondevano anche le vetrine, il campione avrebbe pagato il prezzo più alto, sarebbe rimasto più a lungo e sarebbe ritornato con più frequenza. Il prezzo arriva ad essere ritenuto compatibile anche se più alto del 20% per cibo, 25% per acquisti generali, come giacche e vestiti, 15% per regali e acquisti personali.

Il contesto dinamico e vitale attribuisce valore all’esperienza e questa migra sul valore edonico dei prodotti che in quel contesto vengono venduti.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Wall Mart nel 1993 realizzò un’esperimento su un punto vendita per valutare l’influenza della luce naturale sulle vendite. In un centro commerciale decisero di modificare metà dello spazio, modificando qualità dell’aria, aumentando enormemente la qualità della luce naturale. I negozi nella nuova condizione vendevano molto di più dei negozi collocati nell’area non modificata, come era facile attendersi. (Joseph Romm and William Browning 1994)

Il più ampio studio fu sviluppato da Lisa Heschong tra il 1999 e il 2003, su 73 centri di vendita: 23 con illuminazione naturale e 49 con prevalente luce artificiale. L’incremento di profitto misurato delle vendite crebbe da 4,56 dollari e 12,54 per piede quadrato, senza contare la riduzione dei costi energetici che vennerò ridotti ad un terzo. Se l’approccio fosse stato esteso allo stato della California, la Heschong calcolò che l’aumento di profitti sarebbe stato di 47,5 milioni di dollari per anno.

Edwards e Torcelli nel 2002 ricordano un altro caso di REI (Recreational Equipment Incorporated), una catena che sviluppo un’esperimento a Phoneix lavorando nello stesso spazio commerciale per sei mesi solo con luce naturale e per sei mesi con luce artificiale. La differenza delle vendite risultò pari a 15-20% a favore del semestre illuminato con luce naturale.

Luce naturale e spazi che permettano, anche grazie alle presenze vegetali, di creare una dimensione dinamica della percezione, che permetta in altri termini di richiamare potenziali azioni motorie, come quelle prodotte dal Savanna-Like Landscape e anche da altre disposizioni motorie basilari nello sviluppo umano dalla fase dell’Homo Erectus in poi.

Scuola

Gli studi dimostrano che l’utilizzo combinato di luce, elementi vegetali e Natural Patterns nello spazio architettonico della scuola determina maggior coinvolgimento emotivo e quindi più memoria, più attenzione ed apprendimento.

Nicklas e Bailey, ad esempio, nel 1996 scoprirono che in una scuola del North Carolina, gli studenti delle classi con illuminazione ottimale da sud, rispetto a quelli che occupavano le classi peggio illuminate, registravano una presenza media del 3.2-3.8 superiore a lezione. Questo significa che un incremento dell’efficienza della spese pubblica per realizzare gli edifici pubblici, si può ottenere immediatamente grazie alla qualità dello spazio generato.

Le performance degli studenti è un altro elemento importante ovviamente. Gregory Kats in un report del 2006 sulle scuole in USA raccoglie gli studi dal 1934 al 1997 asserendo come sia incontestabile che un ambiente con buone caratteristiche luminose e qualità spaziali coerenti produca aumento dell’attenzione e della capacità di apprendimento. Dallo stesso studio di Nicklas e Bailey risulta che i punteggi registrati nei test di valutazione delle performance degli studenti calano anche del 17% tra test realizzati nelle classi esposte alla luce naturale a sud rispetto a quelli realizzati nella classe mobile, priva di finestre. Lo studio analizzo la velocità di apprendimento: nelle classi con visuale sul giardino esterno e ben illuminate la velocità, rispetto a quelle interne non illuminate con luce naturale e introverse, era superiore del 20-26%. Lisa Heschong nel 1999 elaborò una stima secondo la quale gli investimenti in dispostivi spaziali che inglobavano maggiore luce, elementi dinamici nello spazio e apertura verso l’esterno potevano portare ad un aumento medio del 5-18% dei punteggi ai test di valutazione delle perfomance degli studenti.

Le autorità americane valutarono anche come la cattiva qualità dell’ambiente scolastico poteva incidere sull’abbandono scolastico. Camilla Lehr ed altri nel 2004, nel Report dell’autorità per l’educazione secondaria, sostiene come l’architettura possa incidere nel coivolgimento dei ragazzi, possa quindi mitigare o aumentare le motivazioni per lasciare gli studi. Segue la stima della perdita di prodotto interno lordo derivante da ogni abbandono scolastico, stimato in 9.245 dollari per anno, che moltiplicato per tutta la vita e per la % degli abbandoni prodotti da un ambiente negativo produce dei danni enormi.

L’ingaggio emotivo dell’ambiente, tramite inserimento di pattern naturali e dinamici, luce naturale ed elementi vegetali, mitiga anche lo stress ed influisce positivamente sui A DHD e ADD, cioè sui disturbi dell’attenzione, fortemente in crescita negli ultimi anni a causa anche dell’uso smodato dello smart phone tra i ragazzi. Wells e Evans nel 2003 hanno dimostrato come la perdita di attenzione produce nei ragazzi perdita di focus mentale e difficoltà nella gestione dei compiti quotidiani.

Abitazioni e spazi urbani

Nel 2001 Frances Kuo e William Sullivan, realizzarono uno studio su un complesso di 145 alloggi pubblici, caratterizzati da diversi gradi di interazione con lo spazio verde circostante. Si andava da alloggi direttamente affacciati su un prato con grandi alberi, ad unità prive di qualsiasi relazione con spazi verdi. Venne utilizzato il DSB test (Digit Spin Backwards), che valuta l’abilità a superare una fatica mentale per raggiungere uno stato di concentrazione. L’analisi dimostrò come gli abitanti affacciati sul prato con grandi alberi avevano punteggi più elevati, quindi riuscivano a raggiungere la concentrazione richiesta più velocemente e con meno impegno e dispendio di risorse nervose. La stessa analisi rivelò come alcuni tipi di violenza domestica erano superiori del 25% nelle unità completamente prive di una relazione favorevole con uno spazio esterno a prato o alberato. Lo stesso gruppo di lavoro nel 2001 sviluppò un’analisi analoga su due complessi molto ampi a Chicago: uno circondato dal verde e uno completamente privo di parchi e verde. Il report evidenziò come una parte (circa il 7-8% sul complessivo del 52%) delle aggressioni perpetrate in più nel complesso privo di verde erano da attribuire proprio alla mancanza di spazi aperti a prato e di elementi vegetazionali. Judith Heerwagen nel 2006 arriva alla stessa conclusione, sostenendo come l’integrazione sociale sia favorita dalla presenza di un sistema vegetazionale ricco e articolato. Colin Ellard sostiene lo stesso principio estendelo a tutto il sistema degli spazi aperti. In numerosi studi e ricerche sviluppate nel suo Urban Realities Lab alla Waterloo University ha dimostrato come l’interazione sociale aumenti la coesione sociale, diminuisca l’aggressività e i costi economici e sociali che ne derivano per la spesa pubblica (gestione del sistema giudiziario e carcerario). Anche sul deficit di attenzione dei ragazzi l’utilizzo di spazi urbani adeguati, disegnati a verde e con spazi urbani articolati e ricchi di stimoli ed occasioni di interazione, può produrre grandi risultati.Taylor e Kuo nel 2009 in uno studio misero in stretta relazione il deficit ADD ADHD e l’esperienza di ambienti urbani stimolanti, come parchi e giardini. Misurarono in tre diversi scenari urbani la capacità di raggiungere la concentrazione richiesta: come ci si aspetterebbe, i dati dimostrano che dopo una passeggiata in un parco, con parametri fisiologici meglio bilanciati, la concentrazione poteva essere raggiunta più facilemente. Negli USA la cura del solo ADHD costa 2,8 miliardi di dollari. Una esposizione ripetuta e costante ad ambienti favorevoli viene stimata possa incidere del 10% sul costo totale, generando un risparmio di 228 milioni di dollari l’anno. Un altro studio di Taylor, Kuo e Sullivan del 2001 dimostrò come la percezione e la disponibilità del verde dalla propria abitazione possa incidere fortemente sulla autodisciplina degli adolescenti<, con un tasso del 20%. Lo studio misurò la capacità di controllare fino a inibire impulsi istintivi, produrre concetrazione e posticipare le gratificazioni. I ragazzi che avevano nella loro abitazione disponibilità e vista su spazi aperti, sviluppavano queste capacità meglio, fino al 20% in più rispetto ai loro coetanei che non disponevano di questa condizione ambientale.

Abitazioni collegate a sistemi verdi, organizzate in modo da rispecchiare internamente una dinamica vitale, con pattern naturali, producono condizioni di vita migliori e acquisiscono valori ecomici più elevati sul mercato immobiliare.

La città di Singapore ha fatto di questo paradigma il suo cavallo di battaglia diventando una città in un giardino, piuttosto che una città-giardino. Alcuni studi attribuiscono anche a questa politica l’incremento della capacità di attrazione di talenti e di capitali esteri che hanno fatto di Singapore un hub molto rilevante nel quadrante asiatico.

Uffici

Università dell’Oregon 2011 Ihab Elzeyadi 10% riduzione assenteismo / Peter Kahn&altri 2008 Stress Test: con vista sulla natura recupero più veloce / Municipio di Sacramento Call Center – Heschong e Loftness 2003-2008 velocità media più elevata del del 6 % / Julian Thayer nel 2010 ormoni dello stress in ambienti molto stagnanti e con poca luce / Amsterdam nuova sede ING Bank. L’assenteismo si ridusse del 15% / USA Bureau of Labor Statistics (2011) Mind Wondering perdita per anno per persona di 938 dollari nel privato e 1250 nel pubblico.

Ospedali

Roger Ulrich 1984 meno 1 giorno ricovero, meno chiamate notturne, meno analgesici / Beauchemin and Hays 1996 ricoveri camera luce intensa e mutevole meno 2,6 giorni ricovero / 2005 Jeffrey Walch luce del giorno, diretta e variabile nella giornata, meno 22% analgesici / Blair Sadler 2008 giardini pensili e di orti riduzione stato di tensione e stress.

Retail

Wolf 2005, ampie alberature, che in parte nascondevano anche le vetrine, prezzo più alto, più a lungo, più frequenza / Un contesto dinamico e vitale attribuisce valore all’esperienza e questa migra sul valore edonico dei prodotti / Wall Mart 1993 – Joseph Romm and William Browning 1994, con luce naturale vendevano molto di più / Lisa Heschong – 1999-2003, con illuminazione naturale incremento di profitto da 4,56 dollari a 12,54 sqf / Edwards Torcelli 2002 – luce naturale contro luce artificiale, vendite con la prima + 15-20%.

Scuola

Nicklas e Bailey 1996 illuminazione ottimale da sud presenza media + 3.5% / Nicklas e Bailey 2006 performance calano fino al 17% se realizzati nella classe priva di finestre. Velocità di apprendimento superiore fino al 20-26% con luce naturale / Lisa Heschong nel 1999 aumento medio performance degli studenti del 5-18% / abbandono scolastico perdita di Prodotto Interno Lordo 9.245 dollari per anno / Wells e Evans 2003 hanno dimostrato come la perdita di attenzione = perdita di focus mentale.

Abitazioni e spazi urbani

2001 Frances Kuo William Sullivan – abitanti affacciati sul prato con grandi alberi: migliore attività cognitiva e violenza domestica inferiore del 25% / Nel 2001 Frances Kuo William Sullivan 7-8% aggressioni da attribuire alla mancanza di spazi verdi / Judith Heerwagen 2006 – integrazione sociale favorita dalla presenza di un sistema vegetazionale / Colin Ellard, aree urbane curate aumenta coesione sociale, meno costi economici per sistema giudiziario e carcerario / Taylor e Kuo 2009 riduzione ADD-ADHD con ambienti urbani, parchi e giardini stimolanti ADHD costa 2,8 miliardi di dollari / Taylor, Kuo e Sullivan del 2001 test su adolescenti: disponibilità del verde porta autodisciplina +20% maggior concentrazione e capacità di posticipare gratificazioni.